EMERGENZA NUCLEARE IL PIANO DEL GOVERNO

EMERGENZA NUCLEARE PIANO DEL GOVERNO

E’ stato aggiornato il Piano Nazionale per la gestione delle Emergenze Radiologiche e Nucleari come previsto dal comma 2 dell’art 182 del decreto legislativo del 31 luglio 2021 n. 101 che prevede il disporre di scorte di ioduro di potassio e di squadre speciali da attivare in caso di necessità.

Il Ministero della Salute dispone di scorte a sufficienza di farmaci a base di ioduro di potassio e una prima ricognizione su tutto il territorio italiano sarebbe stata eseguita nei giorni scorsi. È quanto risulta dal Piano nazionale che il governo approverà con decreto per fronteggiare tutti gli allarmi nucleari o radiologici che potrebbero sorgere dal conflitto Russia e Ucraina.

Per il 14 marzo è stata convocata una riunione con la Conferenza Stato Regioni per fare il punto della situazione e dare attuazione al Piano.

Attualmente non ci sono indicatori di rischio immediato ma qualora dovesse esplodere un’emergenza sono state stilate procedure e azioni che permettono di mettere in salvo la popolazione, inoltre sembrerete esserci a disposizione milioni di dosi di ioduro di potassio

Secondo il Piano del governo ogni Regione, fatta eccezione per la Regione Molise e la Regione Umbria, esiste almeno un Comando VVF con una Squadra Speciale di intervento Nucleare e Radiologico, il cui personale formato e aggiornato ha conoscenze teoriche e pratiche e dispone di attrezzature e dispositivi di protezione individuale DPI essenziali per interventi di emergenza

Il Piano prevede che a seguito di un incidente riferito a una centrale nucleare, e sulla base di valutazioni dosimetriche, si può presentare la necessità di intervenire per ridurre l’esposizione a radiazioni ionizzanti.

L’esposizione può avvenire in modo

- diretto: inalazione da aria contaminata, irraggiamento diretto da suolo e da nube, a seguito del passaggio della nube radioattiva

- indiretto, per inalazione da ri-sospensione o ingestione di alimenti e bevande contaminati.

Le misure protettive, dirette o indirette, si attuano quando un’emergenza dichiarata quale General Emergency nonché quando vi è il rilascio di attività radioattive all’esterno di un Impianto nucleare, evolve interessando il nostro territorio

In caso di grave incidente nucleare tra le sostanze radioattive che possono essere emesse vi è lo Iodio 131 che può facilitare l'insorgere di tumori tiroideo soprattutto nella fascia d'età 0-17 anni; tale rischio si riduce sensibilmente negli adulti e tende ad annullarsi oltre i 40 anni di età. Esiste una maggiore radiosensibilità della tiroide in alcune condizioni fisiologiche come allattamento e gravidanza.

Per gli esperti il periodo di assunzione di iodio stabile è meno di 24 ore prima e fino a due ore dopo l’inizio previsto dell’esposizione

IN CASO DI EMERGENZA RESTARE A CASA PER ALMENO DUE GIORNI

La misura del riparo al chiuso consiste nell’indicazione alla popolazione di restare nelle abitazioni, con porte e finestre chiuse e i sistemi di ventilazione o condizionamento spenti, per brevi periodi di tempo con un limite massimo ragionevolmente posto a due giorni

Nelle aree interessate dalla misura del riparo al chiuso, sono attuate in via precauzionale una serie di ulteriori misure protettive come blocco del consumo di alimenti e mangimi prodotti localmente, frutta verdura, carne, latte oltre a prevedere il blocco della circolazione stradale e misure a tutela del patrimonio agricolo e zootecnico